Le biomasse e i 12 principi della chimica verde
Gli ultimi cinque decenni sono stati un periodo di trasformazioni senza precedenti che hanno coinvolto stili di vita in tutto il mondo. Molti dei cambiamenti chiave nella società sono il risultato dei numerosi progressi della scienza e della tecnologia. Questi sviluppi tecnologici e sociali interagiscono tra di loro e si sommano con conseguenze spesso indesiderabili dal punto di vista del consumo energetico, del degrado ecologico e ambientale.
Nel campo dell’industria chimica la sfida strategica per il ventunesimo secolo è la necessità di sviluppare materie prime rinnovabili in sostituzione di quelle provenienti dal petrolio. In questo contesto, l'utilizzo della biomassa vegetale può essere considerato come alternativo all'uso di materie prime più inquinanti. E può diventare anche un valore economico importante per le filiere agroindustriali.
Negli anni '90 è emersa la chimica verde (Green Chemistry) basata su 12 principi, una nuova filosofia che ha una visione olistica dei processi produttivi dell’industria chimica. Il movimento ha coinvolto sia il mondo accademico che quello industriale che volevano rompere i vecchi paradigmi della chimica come generatrice di grandi quantità di rifiuti e dall'uso intensivo di prodotti petrolchimici.
La biomassa vegetale, e in generale l'uso di materie prime rinnovabili, offre una grande opportunità strategica per molti segmenti di produzione dell’industria.
Le biomasse
Una vasta gamma di sostanze chimiche, in particolare quelle organiche come acidi, esteri, alcoli, zuccheri o fenoli, possono essere estratti da biomasse vegetali. Si possono classificare sostanzialmente quattro tipologie di biomasse di grande interesse economico:
- oleaginose, principalmente da soia e olio di palma
- zuccherine, saccaridi da canna da zucchero e sorgo
- amidacee, dal mais
- lignocellulosiche, come paglia e legno.
L’eterogeneità e la conseguente complessità chimica della biomassa vegetale impone a sua volta processi innovativi per rendere l’intera filiera e i prodotti finali davvero sostenibili, così come indicato nei 12 principi per un’industria chimica verde.