Dispositivi che rendono più semplice l’accesso alle cure
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità dal 2000 al 2016 l’aspettativa di vita è cresciuta di cinque anni proprio nei paesi dove l’accesso alle cure mediche è più generalizzato. Questo dipende anche dalla possibilità di utilizzare dispositivi di ultima generazione come biosensori ingeribili, vasi sanguigni bioingegnerizzati, innesti a lungo termine, bypass e robot chirurgici.
Il progresso nella ricerca tecnologica rende le nuove tecniche di cura e prevenzione meno onerose e più accessibili. Mattaj riporta che la mappatura del DNA è passata da un costo di 500 milioni di dollari per analizzare una sola sequenza nel 2003, ai 1.000 dollari di oggi.
Mappatura genetica e medicina personalizzata
La diminuzione dei costi e le tecnologie avanzate porteranno a un’evoluzione potenziale della medicina personalizzata, con implicazioni legate alla relazione fra individuo e comunità e alla possibilità di spingere sulla prevenzione e sulla pre-diagnostica.
Ian Mattaj individua nel "CRISPR Cas9" (Clustered Regularly Interspaced Short Palindromic Repeats) uno dei risultati dell’evoluzione tecnologica che in prospettiva avrà il maggior impatto. Si tratta di un protocollo che permette di editare il genoma di qualsiasi organismo nel pianeta. La scoperta risale agli anni ’80 ma lo sviluppo della ricerca consente di applicarla oggi su larga scala e utilizzarla per produrre vaccini, come quelli contro i virus influenzali.
Secondo Mattaj, questa è la strada per la medicina del futuro: una conoscenza sempre più approfondita del DNA di ciascuno, che permetta di ottimizzare e calibrare ogni cura con la massima efficacia e di agire con protocolli mirati di prevenzione.
Empatia come strumento per migliorare le tecniche
Le nuove frontiere della medicina pongono interrogativi di carattere etico. Laura Boella, docente di filosofia morale, ha parlato dell’empatia e del ruolo che le relazioni hanno all’interno di una struttura sociale. I futuri agglomerati urbani si troveranno a ridisegnare i confini dei concetti di prevenzione e terapia.
Come preservare la dimensione di umanità a fronte alla crescente digitalizzazione in campo sanitario? Come avere cura di sé e degli altri anche in presenza della una medicalizzazione spinta su cui la società sembra essersi incamminata? L’empatia diventa lo strumento per perfezionare i processi medicali, intervenendo sulla sostenibilità e sull’umanizzazione delle azioni di diagnosi e di cura.